Sono nato nel 1973, in una piccola cittadina del centro Italia, più o meno
consapevole che questa vita mi avrebbe in qualche modo dato ciò per cui
vale la pena alzare lo sguardo e pensarci un po’ su.
Caotico fin dalla nascita, devo aver giocato tutte le mie carte nell’infanzia,
diventando poi celebre in età adulta, fra amici e conoscenti, come un timido
d’eccellenza cauto ad aprirsi, a dire davvero la sua e a buttarmi nelle cose in
cui ho creduto.
Con le immagini no però, è stato sempre diverso.
Lì so cosa pensare.
 
Chi NON sono è il modo con il quale voglio dare qualche informazione su di me.
 
Non sono un professionista formatosi in qualche istituto d’arte o accademia di
fotografia, ma la certezza è che non posso fare a meno di avere a che fare con
le immagini.
Non ho frequentato corsi di formazione che possano certificare a vari livelli il grado di
competenza sulla ripresa della scena e sulla post-produzione.
Non sono mai stato assistente di fotografi, e ahimè non svolgo un’attività inerente
alla fotografia.
Non amo seguire le regole ed i vari tecnicismi di cui si discute
continuamente, provo a vedere il momento così come si presenta ai miei occhi, o
agli occhi di chi osservo. Provo appunto ad alzare lo sguardo….
 
Tutto ciò che sono ed ho appreso è sempre stato mosso da un’autentica e viscerale
passione per questa forma d’arte.
Mi sento fortunato, perché ho la possibilità di catturare e analizzare immagini,
e commuovermi grazie a loro, a chi le rende vive, a chi fa in modo che esistano.
Insomma, all’uomo.
 
Mia moglie trova opportuna una frase di Ferdinando Scianna per descrivermi:
“…di irritante sentimentalismo, sono spesso commosso dagli oggetti
dove sono impresse tracce di vita, di lavoro, di fatica”. 
 
Dopo aver vagato un po’, sono tornato nella piccola cittadina del centro Italia,
sono marito e padre di due personalità irriverenti, che osservano me,
le mie fotografie e le mie giornate da tutti quei punti di vista che io, seppur 
impegnandomi, non riuscirò ad osservare mai.